sabato 11 febbraio 2017

LETTERA APERTA ALLA SINDACA

Il 10 Febbraio 2017 il Comitato ha provveduto a consegnare una lettera aperta alla Sindaca e all'Amministrazione di Torino affinché manifesti una "chiara espressione di volontà" contro il trasferimento dei reperti del Museo Egizio a Catania.

Il Comune di Torino ─ in quanto rappresentante dei Torinesi ─ è socio fondatore della "Fondazione Museo delle Antichità egizie di Torino" che gestisce il Museo: come tale deve manifestare se è favorevole o contrario all'ipotesi di mutilazione del più importante museo della città.

Ciò anche in seguito agli impegni assunti in campagna elettorale, che dovevano segnare una discontinuità con le amministrazioni precedenti.

Qui di seguito il testo della lettera:


Alla cortese attenzione
della Sindaca della Città di Torino
Chiara Appendino

del Vice-Sindaco
Guido Montanari

dell’Assessore alla Cultura
Francesca Paola Leon

e p.c. ai Consiglieri comunali


Gentile Signora Sindaca,

Le scriviamo a proposito della questione relativa al trasferimento a Catania di una parte dei reperti del Museo Egizio, attualmente conservati nei magazzini.

Come Lei sa a fine gennaio si è infatti svolto l’incontro fra il presidente del Museo Evelina Christillin, il direttore Christian Greco, la soprintendente Luisa Papotti e il sindaco di Catania Enzo Bianco per realizzare una “sezione distaccata” del secondo più importante museo egizio del mondo.
Si parla di un prestito della durata di trent’anni: in pratica un trasferimento pressoché definitivo.

Incredibilmente tutta l’operazione è stata promossa dal Ministero per i beni culturali e del turismo, che ha destinato a Catania 2,6 milioni di euro – cifra che avrebbe potuto essere impiegata a Torino per realizzare nuovi spazi per il Museo.

È, peraltro, risibile la scusa addotta: a Torino e in tutto il Piemonte non si troverebbe lo spazio espositivo — tra gli innumerevoli immobili di proprietà pubblica attualmente inutilizzati — per questi pezzi unici, patrimonio torinese da oltre 250 anni.

Il Comitato Museo Egizio Patrimonio Inalienabile si è costituito per scongiurare il trasferimento dei reperti del Museo: la collezione dell'Egizio, che ha contribuito a rendere Torino celebre in tutto il mondo, fa parte integrante dell’identità e della storia cittadina e, in quanto tale, è un bene indisponibile, indivisibile e inalienabile, che non può venire separato da Torino nemmeno in parte.
I reperti potrebbero, invece, essere prestati in occasione di brevi mostre temporanee e di alto profilo scientifico.

Quale rappresentante della Città, socio fondatore della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, Le domandiamo una chiara espressione di volontà contro una tale sciagurata ipotesi, che impoverirebbe ulteriormente e irrimediabilmente Torino.

Certi della Sua attenzione voglia gradire i nostri saluti più distinti.

Torino, 10 Febbraio 2017