martedì 28 febbraio 2017

Venerdì, commissione in Comune: ci aspettiamo chiarezza

Mentre parte del più importante museo cittadino rischia di andarsene per sempre, palese l'ostilità del ministero romano e della sua emanazione locale (la soprintendenza) verso Torino e la sua identità, venerdì mattina è convocata la V Commissione consiliare (cultura) del Comune per audire la Direzione del Museo Egizio e la Soprintendente alle belle arti e al paesaggio relativamente all'operazione trasloco dell'Egizio. 

Dal nostro punto di vista temiamo che la commissione di venerdì sia tutta una manfrina, utile soltanto a ratificare ex-post decisioni già prese e date per acquisite. 
Il rischio è che tutto si risolva in un giro di inchini e di riverenze; scontato, quindi, prevedere le posizioni dei soggetti auditi (Christillin, Greco, Papotti), tutti favorevoli alla mutilazione del Museo. Sarà, magari, già bell'e pronto un comunicato stampa di sostegno all'operazione che riprenderà passo passo quello del Museo. Si sottolineerà il valore del “saccheggio” (già nobilitato a "progetto culturale" nella convocazione) e ci racconteranno delle sue meraviglie e della sua ineluttabilità, senza fornire né metodi, né tempi e nemmeno cifre (e come potrebbero?). I cittadini vengono bellamente ignorati, cercando, ancora una volta, di metterli davanti al fatto compiuto.

Noi ci aspettiamo dalla commissione di venerdì posizioni di netto contrasto all'operazione e azioni politiche e istituzionali conseguenti, in mancanza delle quali si considererà anche l’amministrazione comunale complice del progetto.