giovedì 9 marzo 2017

IL COMITATO CAMBIA NOME E LA BATTAGLIA CONTINUA

Una bella diffida è arrivata al Comitato che tenta di far luce sull'apertura di una succursale del Museo Egizio a Catania.
A seguito della richiesta di accesso agli atti effettuata alla Soprintendenza per verificare i termini del conferimento di parte dei reperti del Museo Egizio dal Ministero alla Fondazione, ci si è visti recapitare una diffida da parte della Fondazione stessa tramite uno studio legale.  

Nella comunicazione si vieta al Comitato di utilizzare una serie di termini come "Museo", "Egizio", "Torino": sostantivi e nomi di uso comune ma non di libero utilizzo. 

Ecco quali sono le conseguenze per i cittadini che chiedono chiarezza. Una diffida dai contenuti inquietanti, tanto da costringere il Comitato a mettersi in sicurezza dal punto di vista legale. 

Pertanto: 
- il Comitato assume da oggi la denominazione di «Comitato EgitTO».
- il blog si trasferisce all'indirizzo: http://egit-to.blogspot.it
- la nuova e-mail è: egittoturin@yahoo.com
- il gruppo facebook modifica la denominazione in: "Comitato EgitTO Turin"
- la petizione «Tutto il Museo Egizio resti a Torino!», avviata con il vecchio nome che utilizzava le parole proibite "Museo" ed "Egizio", verrà chiusa entro la mezzanotte di oggi, con un numero di firme che ne certifica il grande successo fra tutti coloro che hanno a cuore il Museo Egizio (oltre 12.600 firme).

In ultimo (IMPORTANTE): inviate al Comitato il vostro indirizzo e-mail scrivendo a egittoturin@yahoo.com. Resteremo così in contatto e gli organizzatori del Comitato potranno tenervi sempre aggiornati sull'evolvere di questa situazione sempre più sconcertante.

Le ultime notizie stampa parlano di un trasferimento permanente a Catania e di un numero di reperti in partenza da Torino «decisamente superiore», smentendo i gigioneschi proclami della Fondazione.

La Fondazione, peraltro, ha rivelato che la volontà esplicita è quella di «radicare le collezioni del Museo Egizio su tutto il territorio italiano».
Ciò che sta accadendo al Museo Egizio è solo il preludio di quanto potrebbe succedere a tutti i nostri Musei e collezioni: con l'incomprensibile scusa della "condivisione", verrebbero ridotti a spezzatino e spartiti in giro per l'Italia e l'Europa. Qualcuno farebbe cassa e le nostre ricchezze verrebbero definitivamente disperse. 

Ora più che mai dobbiamo vigilare tutti insieme, uniti, per contrastare il depauperamento dei nostri beni artistici 

Grazie a tutti. Continuate a seguirci